Ora di cena.
Non ricordo il perchè ma mio padre entra nel discorso scuola con mia sorella e le chiede che tipo di università sceglierà il prossimo anno.. Mia sorella è in 4° superiore del liceo psico-pedagogico e risponde che non sa ancora se scegliere psicologia o scienze della formazione.
Io che ovviamente non mi faccio mai i cazzi miei intervengo, intervengo dicendo che starà a lei scegliere che strada intraprendere, starà a lei decidere in che direzione andare..
Mio padre esclama: "per carità psicologia no!! non serve a niente!! la psicologia è la scienza con la quale uno rimane tale e quale" -.-" si si si.. mio padre ha molta stima degli psicologi..
Fatto sta che mia sorella gli risponde per le rime dicendo che la scelta è sua e che è lei che deve decidere della sua vita..
Mio padre, sant'uomo, non se ne sta zitto e replica così: "Dai, fammelo apposta anche te di fare come ti pare.. Già cen'è stata una che ha fatto come gli pareva e si vede che fine ha fatto!" Quell'una sarei io.. che ho lasciato l'accademia di belle arti al secondo anno.. "Se avesse scelto 1 altra università invece che quella stronzata..!!"
Mia sorella allora scatta e sferra il colpo, dicendo testuali parole: " In questa cazzo di famiglia voi dovete sempre pensare che se qualcuno fa un qualcosa diverso dal vostro modo di pensare lo fa per darvi contro.. Come quando avete scoperto dei suoi tatuaggi (si riferisce a me) che l'avete menata un casino e tutt'ora rompete le palle dicendo che se li è fatti per fare un torto a voi.. Non sono una pecora che deve seguire il tuo credo!!"
Si, la mia sorellina mi difende sempre ^^
Io replico, ma non sbottando come al solito, ma guardando in faccia mio padre e dicendo: "Sai perchè ho fatto l'accademia?" "Per fare un torto a me?" ribatte il padre.. "No caro bellino.. l'ho fatta semmai per venire incontro a te dato che il tuo desiderio era quello di vedermi andare in accademia"
E qui l'illuminazione..
Mi sono sempre chiesta da dove venisse tutta la mia indecisione, tutta la mia mancanza di fiducia in me stessa, dove fosse finita la mia autostima e perchè io non riuscissi mai a dare una dritta alla mia vita..
Ora l'ho capito..
Questa stupida discussione mi ha aperto una porta del cervello..
Viene da mio padre.
Fin da piccola sono sempre stata screditata, sono sempre stata trattata come un'imbecille che non capisce un cavolo e che non sa fare una mazza..
Fin da piccola quando chiedevo consiglio venivo trattata come una deficiente..
E quando da più grandicella dicevo che mi sarebbe piaciuto fare questo o quest'altro venivo liquidata sempre così: "ma che stronzate! non ne sei capace.."
Non ne sei capace..
Sono cresciuta con l'incapacità cucita addosso.. sono cresciuta con l'insuccesso nelle vene..
Sono cresciuta davanti agli altri come una bimba dalle mille potenzialità ed in casa come una buona a nulla..
Una bimba sentendo due pareri di se stessa così contrastanti uscire dalla stessa bocca non è che poi abbia le idee molto chiare.. Una bimba si chiede semplicemente "ma allora sono brava o cattiva?"
E non si sa dare una risposta..
E cresce con questo dubbio..
Ecco perchè a quasi 24 anni io non so cosa fare e non prendo decisione..
Vorrei aprire una mia attività.. ma non mi sento in grado..
Non ho il coraggio di parlarne con mio padre per paura di essere trattata nuovamente come cretina..
eppure so che lui su queste cose non è uno scemo..
4 anni full immersion di terapia sono serviti.. ho imparato ad analizzarmi ah ah ah :D
Io che ovviamente non mi faccio mai i cazzi miei intervengo, intervengo dicendo che starà a lei scegliere che strada intraprendere, starà a lei decidere in che direzione andare..
Mio padre esclama: "per carità psicologia no!! non serve a niente!! la psicologia è la scienza con la quale uno rimane tale e quale" -.-" si si si.. mio padre ha molta stima degli psicologi..
Fatto sta che mia sorella gli risponde per le rime dicendo che la scelta è sua e che è lei che deve decidere della sua vita..
Mio padre, sant'uomo, non se ne sta zitto e replica così: "Dai, fammelo apposta anche te di fare come ti pare.. Già cen'è stata una che ha fatto come gli pareva e si vede che fine ha fatto!" Quell'una sarei io.. che ho lasciato l'accademia di belle arti al secondo anno.. "Se avesse scelto 1 altra università invece che quella stronzata..!!"
Mia sorella allora scatta e sferra il colpo, dicendo testuali parole: " In questa cazzo di famiglia voi dovete sempre pensare che se qualcuno fa un qualcosa diverso dal vostro modo di pensare lo fa per darvi contro.. Come quando avete scoperto dei suoi tatuaggi (si riferisce a me) che l'avete menata un casino e tutt'ora rompete le palle dicendo che se li è fatti per fare un torto a voi.. Non sono una pecora che deve seguire il tuo credo!!"
Si, la mia sorellina mi difende sempre ^^
Io replico, ma non sbottando come al solito, ma guardando in faccia mio padre e dicendo: "Sai perchè ho fatto l'accademia?" "Per fare un torto a me?" ribatte il padre.. "No caro bellino.. l'ho fatta semmai per venire incontro a te dato che il tuo desiderio era quello di vedermi andare in accademia"
E qui l'illuminazione..
Mi sono sempre chiesta da dove venisse tutta la mia indecisione, tutta la mia mancanza di fiducia in me stessa, dove fosse finita la mia autostima e perchè io non riuscissi mai a dare una dritta alla mia vita..
Ora l'ho capito..
Questa stupida discussione mi ha aperto una porta del cervello..
Viene da mio padre.
Fin da piccola sono sempre stata screditata, sono sempre stata trattata come un'imbecille che non capisce un cavolo e che non sa fare una mazza..
Fin da piccola quando chiedevo consiglio venivo trattata come una deficiente..
E quando da più grandicella dicevo che mi sarebbe piaciuto fare questo o quest'altro venivo liquidata sempre così: "ma che stronzate! non ne sei capace.."
Non ne sei capace..
Sono cresciuta con l'incapacità cucita addosso.. sono cresciuta con l'insuccesso nelle vene..
Sono cresciuta davanti agli altri come una bimba dalle mille potenzialità ed in casa come una buona a nulla..
Una bimba sentendo due pareri di se stessa così contrastanti uscire dalla stessa bocca non è che poi abbia le idee molto chiare.. Una bimba si chiede semplicemente "ma allora sono brava o cattiva?"
E non si sa dare una risposta..
E cresce con questo dubbio..
Ecco perchè a quasi 24 anni io non so cosa fare e non prendo decisione..
Vorrei aprire una mia attività.. ma non mi sento in grado..
Non ho il coraggio di parlarne con mio padre per paura di essere trattata nuovamente come cretina..
eppure so che lui su queste cose non è uno scemo..
4 anni full immersion di terapia sono serviti.. ho imparato ad analizzarmi ah ah ah :D